Firma e fa firmare per Rifondazione – Unterschriften für Rifondazione

Firma e fa firmare per Rifondazione – Unterschriften für Rifondazione

rifondazione_logo jpgLa legge regionale prevede che ogni lista che si presenta alle provinciali/regionali del Trentino Alto Adige debba raccogliere dalle 400 alle 600 firme a sostegno della lista stessa. Il meccanismo non è semplice, visto che hanno facoltà di autenticare le firme solo i segretari generali e i notai. Aiutateci a presentare la lista, firmate e fate firmare per Rifondazione Comunista

 

 

 

 

a MERANO presso l’Ufficio della Segreteria Generale del Comune di Merano durante gli orari d’ufficio:

lunedì e mercoledì dalle 8,15 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 16,30

martedì, giovedì e venerdì dalle 8,15 alle 12,00

 

a BOLZANO

Mercoledì 18 Settembre dalle ore 14,30 alle ore 19,00 CORSO ITALIA davanti al Poli

Venerdì 20 Settembre dalle 16,00 alle 19,00 piazzatta Ziller (Despar via Roma)

Sabato 21 Settembre alle ore 8,30 alle ore 13,00 Corso Italia davanti al POLI

 

Das Regionalgesetz sieht vor, dass die Listen, welche an den Landtagswahlen teilnehmen wollen, 400 bis 600 Unterstützungsunterschriften sammeln müssen. Lediglich die GeneralsekräterInnen und Notarinnen können diese beglaubigen, sodass die Prozedur nicht ganz leicht ist. Bitte unterschreib auch du und bring möglichst viele Wahlberechtigte zum Unterschreiben mit, damit die Liste von Rifondazione an den Landtags- und Regionalratswahlen 2013 teilnehmen kann.

 

in MERAN im Büro des Generalsekretariats der Gemeinde (1. Stock) während des Parteienverkehrs:

Montag und Mittwoch von 8,15 bis 12,00 und von 15,00 bis 16,30

Dienstag, Donnerstag und Freitag von 8,15 bis 12,00

 

 

in BOZEN

Mittwoch 18. September von 14,30 bis 19,00 in der Italienallee vor dem Poli

Freitag 20. September von 16,00 bis 19,00 am Zillerplatz (beim Despar, Romstraße)

Samstag 21. September von 8,30 bis 13,00 in der Italienallee vor dem Poli

PIGS! La crisi spiegata a tutti – Paolo Ferrero presenta il suo ultimo libro a Bolzano

PIGS! La crisi spiegata a tutti – Paolo Ferrero presenta il suo ultimo libro a Bolzano

Paolo Ferrero segretario nazionale di Rifondazione Comunista

il 24 ottobre alle ore 20.30 a Bolzano

alla sala Polifunzionale della Circoscrizione Europa-Novacella in via del Ronco 13,

presenterà al pubblico il suo libro

“PIGS! La crisi spiegata a tutti”

Sarà un’occasione utile per riportare il discorso della crisi economica dalle nebbie del linguaggio riservato a pochi “esperti” zeppo di inglesismi e di sigle incomprensibili alla concretezza dei problemi scaricati sulla pelle di chi quotidianamente lotta contro il progressivo impoverimento prodotto da chi ha gestisce l’economia e la finanza.

A reti unificate ci dipingono la crisi come un fenomeno naturale e, come cura, ci propongono le ricette che ne sono all’origine: il neoliberismo. Tutto questo produce sofferenze tanto drammatiche quanto inutili, perché la loro ricetta non funziona e aggrava la crisi. Tutto questo possono farlo perché la persone, anche quelle informate, non capiscono nulla di economia e di finanza.

Così la nostra vita, il nostro futuro e quello dei nostri figli vengono lasciati nelle mani di “tecnici” e apprendisti stregoni che si comportano come i medici medioevali: sostenendo di curare la malattia, uccidono il paziente.

Il libro di Paolo Ferrero prova, con un linguaggio elementare, senza usare termini incomprensibili, a spiegare cosa ci sta succedendo davvero: le origini della crisi, le balle che ci raccontano, come fare a uscirne.

È un libro che confida nella razionalità degli umani, sul fatto che dalla comprensione della realtà possa scaturire una coscienza e quindi comportamenti pratici che portino ad un superamento del modello che ha prodotto la situazione di attuale disastro. È un libro che confida nel fatto che gli schemi di gioco delle squadre di calcio siano più complicati dell’economia. Se tutti discutono con competenza dei primi, potranno capire anche la seconda. Ed evitare di delegare la gestione della loro vita a “tecnici” da sempre sul libro paga delle banche.

Fabio Visentin
Rifondazione Comunista dell’Alto Adige

La politica non abbandoni i lavoratori della Memc

L’allarme che lanciano i sindacati sull’emarginazione in cui si trovano i lavoratori Memc e le loro rappresentanze non può cadere nell’indifferenza. Il silenzio di fatto e la mancanza di proposte da parte della “politica”, cioè di chi è chiamato a intervenire e a dare risposte a vicende come questa, è grave e non può durare. “I lavoratori in cassa integrazione (e anche tutti gli altri preoccupati per il futuro della fabbrica) hanno bisogno di una risposta e del loro lavoro”. È quanto andiamo da sempre sostenendo. Il nostro territorio non si può permettere di perdere un patrimonio di competenze e capacità tecniche come quello rappresentato dallo stabilimento Memc di Sinigo e dai suoi lavoratori rappresentano. C’è un concentrato di conoscenze che impiegano decenni a formarsi e una produzione legata a un settore trainante nel campo delle energie rinnovabili. Non si tratta di un mercato in declino: alla Fiera di Casa Clima hanno esposto almeno dieci aziende di rilievo internazionale del settore del fotovoltaico che utilizzano come materiali proprio quelli derivanti dalle produzioni della Memc. E il prezzo del silicio sul mercato mondiale ha cominciato a risalire. Si tratta però di un settore in cui è decisivo l’intervento della “politica”, in cui è importante la capacità e la volontà di programmare il futuro delle produzioni industriali del nostro Paese. La politica, quindi, può fare molto per risolvere questa crisi e lo deve fare con decisioni concrete. Se la ragione della sospensione della produzione sta nei costi elevati di materia prima e energia, la politica deve e può intervenire su questi aspetti. Può, da una parte, favorire un accordo tra Memc ed Evonik per abbassare il costo della materia prima necessaria alla produzione di silicio; dall’altra può intervenire direttamente sulle aziende pubbliche (SEL e AE) per garantire l’abbassamento dei costi energetici. Continue reading “La politica non abbandoni i lavoratori della Memc”